giovedì 29 settembre 2011

Attacker You! Vol.2

Autore: Jun Makimura
Editore: Star Comics
Volumi totali: 3

Iniziato il: 29 settembre 2011
Terminato il: 29 settembre 2011
Valutazione: ★★★



Nel secondo episodio di Attacker You! ci ritroviamo dove avevamo lasciato la nostra eroina pronta per affrontare la finale del Torneo di Pallavolo delle scuole medie, dove si troverà a sfidare Eri Takigawa, la giocatrice più fortefortissima di tutte che a 15 anni è già stata ammessa nella squadra olimpionica del giappone. Mi sembra logico che una giocatrice olimpionica vada a dare man forte alla sua squadra delle medie... ovvio... e la fanno giocare... Dopo un primo set entusiasmante, Yo viene immediatamente smontata dalla sua avversaria che infligge alle Hikawa una sonora sconfitta giocando solo lei, dato che le sue compagne di squadra sanno dire solo "Evvai" o "Ooooohh"). Poche vignette dopo il termine della partita scopriamo che è passato un sacco di tempo e che Yu è ormai al terzo anno e deve scegliere in quale liceo proseguire gli studi: i misteri dello scorrere del tempo in giappone. Avendo sentito le ultime notizie sul futuro di Eri (sconfiggerla è ormai un pensiero fisso per Yu) che non proseguirà gli studi ma è entrata in una super-squadra professionista, Yu è molto combattuta: continuare ad allenarsi in squadre minori al liceo in modo da migliorare sempre più, o fare una sonora figura di m***a candidandosi per qualche altra super-squadra che mai la prenderà? In effetti è un dubbio amletico, ma per fortuna ci sono Nami, So Tachiki/Milo e tre diversi allenatori che le strillano in faccia di non fare scemenze e di iscriversi al liceo. Dopo una dura lotta contro se stessa, alla fine Yu propende per questa decisione e si iscrive all'Istituto Seirin, dove l'allenatore della squadra scolastica ha richiesto espressamete lei e Nami. Le due si attirano fin da subito le antipatie di quasi tutte le componenti della quadra, tanto che per ben due volte un oscuro personaggio sempre nascosto nell'ombra, cercherà di renderle vittima di qualche incidente (chi mai sarà, mah, chissà!). Purtroppo per lui/lei questi tentativi di sabotaggio renderanno le due ragazze ancora più forti, tanto che saranno loro a far vincere alla squadra la partita di selezione per l'Inter High, il campionato nazionale liceale.

Anche questo episodio mi è piaciuto; certo, alcune cose mi fanno ridere, perchè sono palesemente assurde, ma evidentemente ai giapponesi piacciono, che ne so! ^_^

Lilli e lo sceriffo

sfide: salva-comodino, torniamo ragazzi, alfabeto

Titolo originale: Meine Mutter haut sogar Django in die Pfanne
Autore: Klaus-Peter Wolf
Anno di pubblicazione: 1993
Editore: Piemme
Pagine: 79

Iniziato il: 29 settembre 2011
Terminato il: 29 settembre 2011
Valutazione: ★★★

Johan aveva gambe lunghe e magre come stecchini per infilzare le patatine. Se ne stava momentaneamente appoggiato al chioschetto, mangiandosi un hotdog. Diceva di chiamarsi John. Little John. Oppure semplicemente: sceriffo. Aveva pochi amici. Uno come lui non aveva bisogno di amici. Stava benissimo da solo. Ma li c'era bisogno di gente come lui. Prima che quel povero paese finisse in rovina, lui avrebbe fatto qualcosa.
(incipit)
Questo raccontino, a mio parere, non è uno dei migliori della serie de "Il battello a vapore", che a volte regala invece delle piccole perle (tra i più recenti che ho letto, La rosa di San Giorgio), anche se l'ho trovato simpatico e di certo molto più adatto ad un pubblico di maschietti che non di femminucce, le quali generalmente non amano i cowboy (io, infatti, non li sopporto, a parte Terence Hill e Bud Spencer).

Il protagonista è Johan, un bambino dalla fervida fantasia, che non solo si diverte a giocare ai cowboy, ma è fermamente convinto di essere uno sceriffo. No, non è matto, è semplicemente un bambino che vuole rendersi utile nel paese in cui vive e trasforma questo suo bisogno in un gioco. Insieme al suo amico Michel, infatti, Johan fa la spesa per la mamma, aiuta il nonno in ospizio a mangiare il suo pranzo, raccoglie le cartacce per strada; nel frattempo racconta a Michel una storia in cui gli abitanti del paese si trasformano in personaggi di un'avventura western.

Raccontata così ammetto che non sia il massimo della vita, ma è invece simpatico vedere come la fantasia del bambino riesca a partorire una vicenda così estrosa e bizzarra.

mercoledì 28 settembre 2011

Cattivik - Brivido, terrore, raccapriccio (n.2)

Autore: Silver
Anno di pubblicazione: 1989
Editore: ACME
Pagine: 64

Iniziato il: 27 settembre 2011
Terminato il: 28 settembre 2011
Valutazione: ★★


Questo secondo numero di Cattivik non mi ha entusiasmata particolarmente perchè le tre storie contenute (si, solo tre!) non mi sono piaciute molto: mancava la caratteristica che mi fa più ridere di questo personaggio, ovvero le arrabbiature!! Adoro quando litiga e si incavola, e in questo numero non è successo spesso. La storia finale, quella di Bonvi, mi ha poi ricordato molto Willy Coyote (in realtà anche nel numero precedente le due storie finali avevano le stesse gag del cartone: mi sa però che i Looney Tunes sono arrivati prima!) e per questo mi ha un po' delusa.

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martedì 27 settembre 2011

Attacker You! Vol.01

Autore: Jun Makimura
Editore: Star Comics
Volumi totali: 3

Iniziato il: 27 settembre 2011
Terminato il: 27 settembre 2011
Valutazione: ★★★



Per il mio primo tentativo serio di leggere qualche manga ho scelto una storia con la quale credevo di avere maggiori possibilità di andare sul sicuro: Attacker You! è infatti la versione cartacea del cartone animato "Mila e Shiro. Due cuori nella pallavolo" che ha allietato i miei pomeriggi da bambina. In effetti l'ho trovato molto carino, anche se continuo a provare un senso latente di incomprensione nei confronti di questo genere di fumetto. Sicuramente è colpa mia, ed è una questione di "ottusità culturale", nel senso che non riesco a comprendere alcuni atteggiamenti e comportamenti dei personaggi che sicuramente sono legati alla cultura giapponese.

Questo primo volume racconta la storia di Yu, che trasferitasi in città con il padre, si iscrive nella scuola locale dove si trova subito al centro dell'attenzione a causa della sua altezza, molto superiore rispetto alla media delle sue compagne. Un giorno, per caso, Yu viene coinvolta in una partita di pallavolo a scuola e, pur non avendo mai giocato, dimostra subito un ottimo potenziale. Al termine della partita, viene avvicinata dall'allenatore del club di pallavolo della scuola, uno dei più forti del giappone (non avevo dubbi! ^_^), che le propone di partecipare agli allenamenti della squadra, l'Hikawa. Per Yu non sarà facile farsi accettare dalle nuove compagne, e troverà immediatamente un'avversaria agguerrita in Nami, il capitano, che la renderà cosciente del grande spirito di sacrificio necessario per poter essere parte della squadra. Dopo mesi di allenamenti Yu riesce finalmente ad entrare in prima squadra e grazie a lei e a Nami, le Hikawa arrivano alle semifinali del Torneo Nazionale di Pallavolo delle scuole medie.

Quello che sicuramente piaciuto leggendo il manga è stato ritrovare tutti i personaggi del cartone animato di Mila e Shiro, anche se alcuni con nomi diversi; inoltre mi ha fatto molto ridere l'aver notato che anche nel fumetto le palle diventano ovali!!! ^_^ I disegni sono poi molto, molto belli: questo è l'unico punto sul quale i manga incontrano più spesso il mio gusto rispetto ai fumetti occidentali, perchè mi piacciono da impazzire quegli occhioni grandi e languidi e quell'effetto "ciccioso" tipico del disegno giapponese. Ciò che mi ha lasciata perplessa è invece lo scorrere del tempo, che ammetto mi ha mandata spesso in confusione, facendomi ritrovare ogni tanto a scorrere indietro le pagine per vedere se per caso mi fossi persa un pezzo.

lunedì 26 settembre 2011

Cattivik - Brivido, terrore, raccapriccio (n.1)

Autore: Silver
Anno di pubblicazione: 1989
Editore: ACME
Pagine: 65

Iniziato il: 26 settembre 2011
Terminato il: 26 settembre 2011
Valutazione: ★★★★


Invogliata dal prossimo inizio di una nuova sfida incentrata su fumetti, graphic novel, libri d'arte, e in generale sull'immagine, ho deciso di cominciare la mia esperienza fumettosa con un personaggio che mi fa morire dal ridere e di cui leggevo le avventure a dieci/undici anni, in estate, quando riuscivo a prendere di nascosto i fumetti a mio cugino (pazzo maniaco che li teneva nelle bustine di plastica e li apriva solo a metà per non rovinarne il dorso. In che condizioni mi toccava leggerli per far si che non se ne accorgesse!! ^_^). Credo che questo diventerà il mio nuovo passatempo da pausa pranzo, perchè ci ho impiegato meno di un'ora per leggere tutto il numero (rubriche incluse) e mi sono fatta un sacco di risate (rubriche incluse)!!

Le storie in questo numero sono cinque, delle quali tre inedite di Silver e due di Bonvi (il creatore del personaggio) e sono troppo divertenti!! Rileggendolo adesso mi rendo anche conto che non è una pubblicazione precisamente adatta ai bambini, soprattutto per quanto riguarda le rubriche (le storie in realtà non sono nulla di particolarmente volgare, anche perchè l'abitudine di Cattivik di parlare tranciando le parole a metà fa si che anche le parolacce siano automaticamente censurate): le domande da fare al prete durante l'ora di religione/catechismo e il pornofilm "Cognate bagnate" non sono esattamente innocenti! Io comunque, proprio perchè ormai non ho più dieci anni, mi sono gustata completamente questo primo volume, sghignazzando dalla prima all'ultima pagina.

L'alba del pianeta delle scimmie

Titolo originale: Rise of the Planet of the Apes
Regista: Rupert Wyatt
Anno: 2011
Genere: Fantascienza
Cast: James Franco (Will Rodman), Freida Pinto (Caroline), John Lithgow (Charles Rodman), Andy Serkis (Cesare), Brian Cox (John Landon)

Visto il: 23 settembre 2011
Valutazione: ★★★ e mezzo
Trama: L'arroganza dell'uomo provoca una catena di eventi che è la causa dell'intelligenza delle scimmie e di un cambiamento nel nostro ruolo di specie dominante il pianeta. Caesar, la prima scimmia intelligente, viene tradita dagli uomini e si ribella per condurre la propria spettacolare razza alla libertà e alla resa dei conti con l'Uomo.
(comingsoon.it)
Film visto venerdì sera con pochissima voglia di andare al cinema e un gran sonno: le premesse non erano esattamente le migliori, e difatti questo prequel de "Il Pianeta delle Scimmie" (che io peraltro non ho visto) mi è piaciuto senza entusiasmarmi eccessivamente.

La storia di Cesare mi ha fatto molta tenerezza: troppo intelligente per trovarsi bene con i suoi simili ma troppo diverso da noi per integrarsi con gli uomini, questo scimpanzè dagli occhi umani (mi hanno molto impressionata, sono incredibilmente espressivi) cresciuto nella famiglia del suo "creatore" Will, diventa progressivamente sempre più ingestibile e spedito a forza dalle autorità in una specie di asilo per scimmie dove i malvagi gestori (tra cui un sempre più cattivo Tom Felton alias Draco Malfoy a cui evidentemente toccano tutte le parti da bastardo) gliene fanno di tutti i colori. Deciso a vendicarsi dei soprusi subiti, Cesare sfrutta la sua super-intelligenza per mettersi a capo di un esercito di primati che seminerà il panico tra gli uomini.

Quello delle sperimentazioni e delle violenze sugli animali è un tema al quale sono da sempre estremamente sensibile, e mi basta un nonnulla, anche solo un film o un libro in cui si accenni a questo argomento che io subito mi commuovo. Per questo è stata davvero una sofferenza assistere a tutto il male che circonda questo povero scimpanzè (e i suoi simili): ammetto quindi di aver tifato per loro durante tutta la proiezione. La principale tematica su cui si basa la storia è, in ogni caso, l'uso estremo dell'ingegneria genetica che, pur possedendo scopi positivi (in questo caso creare la cura per l'Alzheimer), rischia di sfuggire di mano agli uomini che cercano di sostituirsi a dio, un po' come una buona parte dei romanzi di Crichton ci insegna. In realtà, prima di Crichton ci era già arrivato Pierre Boulle, autore proprio del romanzo "Il Pianeta delle Scimmie" da cui è stato tratto il film originario e che, ho scoperto grazie a Wikipedia, è considerato il vero iniziatore del genere cosiddetto fantascientifico distopico. Ho tutta l'intenzione di leggerlo prima o poi.

Tornando al film, devo per forza accennare alla bellezza degli effetti speciali utilizzati, specialmente la resa di Cesare, per la quale è stata utilizzata la tecnica del motion capture esattamente come per Gollum ne "Il Signore degli Anelli" (e infatti l'attore è sempre lui, Andy Serkis). Fortunatamente, inoltre, la proiezione non era in 3D, così mi sono risparmiata il solito mal di testa successivo. Insomma, alla fine di questa recensione mi sono resa conto che probabilmente il film non è affatto male: purtroppo non ero in vena e così non me lo sono goduto come meritava. Peccato.

Sfida ARTBOOK - parole ed immagini


sito ospite: aNobii

REGOLAMENTO
1) Per questa sfida sono validi i seguenti generi, suddivisi in due categorie diverse:

DISEGNI: graphic novel, albi a fumetti (di qualsiasi tipo), libri illustrati per l’infanzia

ARTE: libri fotografici e libri pittorici (qualsiasi tipo di libro illustrato e su qualsiasi argomento, dove l’immagine è la base del libro)

2) La sfida si svolge a punti: per ogni libro letto si guadagna un punto, se nell’arco di un mese si legge un libro per entrambe le categorie sopra descritte si raddoppiano i punti del mese, e chi è bravo e riesce a leggere un libro per ogni genere diverso sopra descritto ha un bonus di 50 punti. Ho pensato a questo sistema per invogliare la lettura di libri che magari normalmente non rientrano nelle nostre preferenze, così possiamo conoscere un genere diverso :-)

3) Non è necessario segnalare alcuna lista, è sufficiente indicare entro la fine del mese i libri che sono stati letti, così da poter calcolare il punteggio. Quindi non c’è nessun obbligo di lettura, non è necessario iscriversi oppure seguire tutti i mesi: chi desidera, può segnalare anche un solo libro per tutta la durata della sfida, così da lasciare la porta aperta a tutti coloro che vogliono partecipare, quando e come vogliono :-)

4) I punti però non sono tutto nella vita :-) Ho pensato che alla fine della sfida mi piacerebbe avere un ricordo, che possa raggruppare le letture che abbiamo fatto insieme. Quindi, quando segnalate il libro che avete letto dovete indicare anche un link del libro (su aNobii o su qualsiasi altro sito) così che poi posso riportare la cover in una presentazione PowerPoint che mostrerà appunto ciò che abbiamo letto, e che rappresenterà l'album della sfida. Ovviamente, oltre alla cover potete postare qualsiasi altro dettaglio che vi è piaciuto: una frase particolare, le vostre impressioni, se avete lo scanner potete mandarmi per mp le immagini che più vi sono piaciute, potete segnalare un sito internet che ne parla… qualsiasi cosa che possa arricchire la presentazione.

5) Sono validi anche eventuali saggi che parlano dell’immagine, pur non riportandole, e vanno considerati in una delle due categorie a seconda dell’argomento trattato.

6) La durata della sfida? Dal 01/10/11 fino al 31/05/12, più o meno come un anno scolastico...


ELENCO FUMETTI
1) W.I.T.C.H. - Vol. 1: Halloween
2) W.I.T.C.H. - Vol. 2: I dodici portali
3) W.I.T.C.H. - Vol. 3: L'altra dimensione

sabato 24 settembre 2011

Il cerchio si è chiuso (Trilogia dell'Averon #1)

sfide: sfida del bersaglio, fantasyosa

Autore: Loredana La Puma
Anno di pubblicazione: 2008
Editore: La Penna Blu
Pagine: 490

Iniziato il: 20 settembre 2011
Terminato il: 23 settembre 2011
Valutazione: ★★★★

Sito web: La Trilogia dell'Averon
La mezzanotte era passata da poco. Il volto della donna in piedi al centro della sala era illuminato appena dal chiarore tremolante delle torce morenti; rughe profonde le solcavano la fronte e le contornavano gli occhi, ma il suo viso recava ancora i segni di una passata bellezza. La tunica e il lungo mantello bianco che indossava erano mossi appena da un lieve alito d'aria, lo stesso che si insinuava fra le ciocche dei suoi lunghissimi capelli ondulati. La donna fissava con espressione grave e intensa un alto piedistallo di pietra.
(incipit)
Nuovo libro di autore esordiente: ormai grazie alle catene di lettura sto scoprendo dei bravissimi scrittori, purtroppo ancora poco noti. Chissà mai che i miei commenti positivi possano essere un piccolissimo aiuto per far conoscere i loro lavori.

Elli è una ragazza come tante: vive con i genitori, che ama moltissimo, frequenta l'università, è molto timida e riservata e ha un'amica un po' matta che caratterialmente è esattamente il suo opposto. Elli, però, ha un sesto senso molto particolare, che le permette di intuire le emozioni profonde delle persone. Il suo mondo un po' noioso viene improvvisamente rivoluzionato dall'arrivo di Fabio, con il quale Elli stringe fin da subito un rapporto fortissimo. Il ragazzo, però, non è quello che sembra, e il destino certo non lo aiuta a tenere nascosta la sua vera identità: Elli si ritrova quindi catapultata all'improvviso in una realtà di cui non avrebbe mai immaginato l'esistenza e al centro di una guerra tra forze micidiali. Con l'aiuto di nuovi e vecchi amici, dovrà accettare la verità sul suo passato e prepararsi ad assumere il posto a cui è destinata nella battaglia per l'umanità.

L'inizio del romanzo è secondo me stupefacente: le prime cento pagine mi hanno totalmente assorbita e appassionata, e mi ero quasi dimenticata che stavo leggendo un libro fantasy e non un romanzo di mistero alla Kate Morton. L'autrice, infatti, è riuscita in pieno a comunicarmi quella sensazione di inquietudine mista a confusione che probabilmente chiunque avrebbe provato al posto di Elli e che è tipica di quella fase del romanzo in cui ci si rende conto che sta accadendo qualcosa di strano ma non si riesce ancora a capire cosa. Nelle pagine centrali, il ritmo della narrazione cala invece un po', per poi riprendersi nuovamente nel drammatico finale, descritto in modo estremamente efficace. L'osservazione che posso fare è che forse sarebbe stato il tutto di maggiore effetto se fossero state spiegate meno cose, se si fosse quindi tenuto durante tutta la narrazione il tono ambiguo che caratterizza la prima parte del romanzo (un po' come in Vango di Timotheé de Fombelle, in cui dopo aver chiuso il primo volume ci si chiede: "ma che caspita sta succedendo??").

Per il resto ci siamo sicuramente: lo stile di scrittura è scorrevolissimo e i dialoghi sono costruiti in modo molto realistico e divertente (è naturale che tra ragazzi di vent'anni sia tutto uno scambiarsi battute e scherzi). Il personaggio di Elli è senza dubbio il migliore, forse perché mi sono ritrovata molto nel suo carattere riservato e ben poco esuberante, mentre gli altri vengono tratteggiati in modo un po' più superficiale. Anche i nemici per ora sono stati poco approfonditi, ma credo proprio che il prossimo volume (con il viaggio di Elli e pochi altri selezionati) rappresenterà l'occasione di conoscere tutti molto meglio.


giovedì 22 settembre 2011

Sfida del Mistero - RELOADED


sito ospite: aNobii

REGOLAMENTO
Questa sfida si basa su quella omonima ideata da sognoblu (marg), solo che vuole mettere un po' più "pepe" al già di per sé intrigante "mistero" aggiungendo qualche regoletta e, soprattutto, un limite di tempo.

1) La regola fondamentale della sfida è che i libri devono essere di genere giallo, thriller, noir, mistery, ecc, insomma, tutto ciò che contiene una componente di mistero!

2) Minimo 10 libri, tra cui:
# almeno un giallo deduttivo
# almeno un thriller
# almeno un noir
# almeno un medical / legal / storic / paranormal / psico / mistery / ecc, insomma qualche altro sottogenere (sbizzarritevi!)

3) Una volta letti i primi dieci libri, si può rilanciare, e in quel caso non devono più essere per forza presenti quei 4 generi specifici.

4) La sfida dura un anno, e ci si può iscrivere in qualsiasi momento, ma in quel caso valgono i libri letti dal momento dell'iscrizione in poi

5) Inizio: 15 ottobre 2011

ELENCO LIBRI
1. La morte nel villaggio di Agatha Christie (Giallo deduttivo)
2. Il Palazzo della Mezzanotte di Carlos Ruiz Zafòn (Mistery)
3. Il Cerchio Celtico di Björn Larsson (Thriller marinaro)
4. Gordon Pym di Edgar Allan Poe (Horror, Mistery)
5. Racconti di Edgar Allan Poe (Vari sottogeneri)
6. Omicidi infinitesimali di Carlo K. Bare (Giallo deduttivo)
7. La sfida della mummia di Elizabeth Peters  (Mistery)
8. Poirot a Styles Court di Agatha Christie (Giallo deduttivo)
9. Aiuto, Poirot! di Agatha Christie  (Giallo deduttivo)
10. Almost blue di Carlo Lucarelli (Noir)

Sfida dei percorsi di senso

sito ospite: aNobii

REGOLAMENTO

Un percoso di senso si compone di un tot di libri accomunati da un tema o un'atmosfera o quant'altro il proponente intenda trasmettere a coloro che sceglieranno di intraprenderlo.

1 - Ciascun partecipante può (se non vuole, non è indispensabile) proporre un percorso di senso, composto da un numero variabile di libri (a scelta del proponente, da un minimo di 2 libri a un massimo di 10) nell'apposita discussione dedicata ai percorsi (vedi sotto) .
2 - In base al numero di libri ad ogni percorso sarà attribuito un valore in punti: 10 punti a libro.
3 - Tra i vari percorsi proposti, ciascuno può scegliere quello o quelli che preferisce, escluso il proprio.
4 - Per iniziare un nuovo percorso è indispensabile aver terminato il precedente; ciò implica che non è possibile seguire più percorsi contemporaneamente.
5 - Si vince la sfida accumulando 100 punti (10 libri).
6 - Se un percorso viene interrotto, cioè se non si termina la lettura di un libro di un percorso, la sfida è persa.

NORME DI PARTECIPAZIONE
Chi voglia proporre un percorso di senso dovrà farlo nell'apposita discussione "PERCORSI" attribuendo al percorso un nome che ne esemplifichi il senso che intende trasmettere, e postando subito sotto la lista dei libri secondo le seguenti modalità formali:

NOME PERCORSO

Eventuale breve descrizione

1 - Titolo
2 - Titolo
etc.

Chi sceglie il percorso non è vincolato all'ordine indicato dal proponente.

I MIEI PERCORSI
SIMPATICHE FICCANASO
allegre signore indagano
1. "La collega tatuata", Margherita Oggero
2. "La morte nel villaggio", Agatha Christie 10pt
3. "Marpalò e l'assassinio nella città murata", Luisa Conz 

Sfida dei Generi Letterari

sito ospite: aNobii - blog

REGOLAMENTO
Questa sfida nasce dall’idea di leggere ogni mese un genere letterario diverso con lo scopo di aprirci a nuovi mondi, scoprire la lettura a 360 gradi. Vuole essere un incentivo per provare a leggere qualcosa di nuovo evitando di fissarci solo nei nostri generi preferiti e magari scoprirne di nuovi. :)

Per questa sfida ci baseremo sui sottogeneri, cioè sulla suddivisione dei generi andando bene nello specifico. Questo significa che per il genere giallo, ad esempio, potremmo dedicarci in mesi diversi alle lettura una volta di un giallo poliziesco, una volta di un giallo deduttivo, un’altra volta di un noir e via dicendo. I sottogeneri sono talmente tanti che la sfida potrebbe durare per molto molto tempo. :D

1) Ogni mese verrà aperta una discussione con il sottogenere scelto dove i partecipanti potranno scambiarsi idee sui libri da poter leggere e una volta letti, scambiarsi opinioni e commenti..sia sui libri letti che sul sottogenere scelto (se ci è piaciuto oppure no).

2) Il periodo di lettura del sottogenere scelto andrà dal primo del mese all’ultimo del mese stesso.

3) Dal 20 al 27 di ogni mese verrà aperta una discussione dove si potrà votare il sottogenere da leggere del mese successivo. Ciascun partecipante può esprimere un massimo di 3 voti ogni mese. Si possono votare sottogeneri già proposti da altri o già in lista dai mesi precedenti (i vecchi voti verranno mantenuti e aggiunti ai nuovi voti, cancellando ovviamente il sottogenere già letto che non verrà mai più riproposto per tutta la durata della sfida) oppure rilanciarne di nuovi. Il voto non è obbligatorio per partecipare, è solo un modo per dare la propria preferenza, scegliere assieme il sottogenere e magari scoprirne di nuovi.

4) Le iscrizioni sono sempre aperte, chiunque può unirsi a questo nostro percorso quando vuole o togliersi in qualsiasi momento.

5) Le riletture non sono valide, così chi conosce già il sottogenere può testare qualcosa di nuovo così da confermare o meno le sue opinioni a riguardo.


ELENCO LIBRI
1. (ottobre 2011) GOTICO - Il castello di Otranto di Horace Walpole
2. (novembre 2011) GIALLO DEDUTTIVO - La morte nel villaggio di Agatha Christie
3. (dicembre 2011) HORROR - Racconti di Edgar Allan Poe
4. (gennaio 2012) NOVECENTO STRANIERO - Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcìa Marquez
5. (febbraio 2012) PSICOLOGICO - Uno, nessuno, centomila di Luigi Pirandello
6. (marzo 2012) MEDICAL THRILLER
7. (aprile 2012) UMORISTICO
8. (maggio 2012) WESTERN

Sfida del Bersaglio

sito ospite: aNobii
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REGOLAMENTO

1) La Sfida ha durata annuale e cadenza mensile, partiamo il 16 maggio 2011, iscrizioni sempre aperte
2) Ogni mese verranno aperti 5 Bersagli, che potranno contenere fino ad un massimo di 15 libri. I bersagli non chiusi alla fine del mese continueranno in quello successivo
3) Si può leggere (ovviamente) più di un libro in un mese
4) Ci si può attaccare a sé stessi solo per UNA volta all’interno dello stesso Bersaglio
5) Valgono tutti i generi letterari
6) Valgono le riletture
7) Valgono gli incroci con altre sfide
8) Si possono inserire SOLO libri in lettura, non quelli finiti, anche se solo da pochi giorni
9) Ogni libro letto vale 1 punto.
10) Si può leggere UN solo libro per volta; quando si finisce, si deve segnalarlo, e allora se ne può cominciare un altro
11) Se la persona che chiude il Bersaglio riesce a collegare l’ultimo libro al primo – formando un cerchio chiuso – vedrà raddoppiare il suo punteggio
12) Ci si può collegare ai libri utilizzando i titoli ed i nomi degli autori, utilizzando le seguenti modalita’ a punteggio:
Modalità 2 punti
•Può essere un sinonimo o un contrario della parola precedente.
•Può trovarsi associata alla parola nel titolo o nella trama. ATTENZIONE questa modalità può essere utilizzata una sola volta per bersaglio.
•Può trovarsi unita alla parola precedente per associazione di idee
Modalità 3 punti
•Può trovarsi unita alla parola precedente in un detto, in una similitudine o in una metafora
•La si può ottenere aggiungendo o togliendo o cambiando una lettera della parola precedente.
Modalità 4 punti
•Può formare, unita alla precedente, il nome di una persona celebre o di un luogo famoso reale o immaginario.
Modalità 5 punti:
•La parola può essere un anagramma della parola che la precede.

Precisazioni sulle modalità di aggancio:
Sinonimo o contrario: mi sembra abbastanza semplice. Eventualmente, mi riservo il diritto di controllare su un dizionario
Associata nel titolo o nella trama: per quanto riguarda il titolo, ciò significa semplicemente agganciarsi usando la stessa parola. Per quanto riguarda la trama, è stato deciso di prendere come fonte la quarta di copertina del libro. Anche qui, mi riservo di verificarla
Detto, similitudine, metafora, associazione di idee
- Detto: proverbio, NON citazione libraria. Devono essere proverbi conosciuti e/o documentabili (per la serie, non vale dire: “Lo diceva sempre mia nonna!” :))
- Similitudine e metafora -> mi sembra chiaro, anche qui; ci baseremo su quelle più comuni e conosciute, non su quelle inventate da noi
- Associazione di idee: cose ad esempio come guerra -> soldato -> fucile -> proiettile -> ferita ->ospedale, ecc. Anche in questo caso, se siete tutte d’accordo, mi riserverei di valutare
Nome di una persona celebre, luogo famoso reale o immaginario: esempi -> L’Isola che Non C’è, La Terra di Mezzo, Le Cinque Terre.
Persone: ci si può agganciare sia con persone reali che con personaggi dei libri
Anagramma: qui mi sembra ci sia poco da argomentare. :)

13) Sarò io a dichiarare chiuso un Bersaglio, e a dare l’ok per aprirne uno nuovo.
14) Cercate di prestare attenzione agli agganci; io controllerò più spesso che posso, ma se troverò agganci sbagliati, mi riservo di annullarli. Vi sembra troppo brutale? :)
15) Un’ultima cosa: per quanto riguarda gli agganci, ci si può collegare anche inter-lingua. Nel senso -> se una persona legge “The secret Garden”, quella dopo si può collegare con “Il segreto di Pandora”, basta che la parola sia la traduzione esatta e non cambi di genere. Ok?

ESEMPIO DI BERSAGLIO:
Il Bersaglio parte con "Perché non sei venuta prima della guerra?" di Lizzie Doron
x si attacca con GUERRA e Pace (modalità "associata alla parola nel titolo")
y si attacca con L' AMORE ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez (modalità "trovarsi unita alla parola precedente in un detto" -> fate l'AMORE, non la GUERRA)
z si attacca con Il TEMPIO delle signore di Eduardo Mendoza (modalità aggiungendo o togliendo o cambiando una lettera della parola precedente -> TEMPI -> TEMPIO)
a si attacca con SIGNORE e Signori di Alan Bennet (modalità "associata alla parola nel titolo")
b si attacca con Piccoli eroi di ALLAN Gurganus (modalità aggiungendo o togliendo o cambiando una lettera della parola precedente, in questo caso con l'autore ALAN -> ALLAN)
c si attacca con La grande CACCIA di Robert Jordan (modalità associata in un detto: “ Gli eroi non danno la caccia alle lepri” – proverbio italiano – fonte: Wikipedia)
d si attacca con The secret GARDEN di Frances Hodgson Burnett (modalità anagramma grande -> garden)
eccetera

ELENCO LIBRI
1. "Il cerchio si è chiuso" di Loredana la Puma - aggiungendo una lettera CHIUSI->CHIUSO. 4pt. (1+3)
2. "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas (padre) - associazione di idee RE->CONTE. 3pt. (1+2)
3. "La morte nel villaggio" di Agatha Christie - associazione di idee DELITTO->MORTE. 3pt. (1+2)
4. "Il castello dei Pirenei" di Jostein Gaarder - associazione nella trama VITA -> VITA. 3pt. (1+2)
5. "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di Jonas Jonasson - associazione di idee UOMO->CENTENARIO 3pt. (1+2)
6. "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino - associazione nel titolo NOTTE->NOTTE 3pt. (1+2)
7. "A letto con Maggie" di Jennifer Weiner - associazione di idee TRAPUNTA->LETTO3pt. (1+2)
6. "Il drago come realtà" di Silvana De Mari - cambio di lettera MARS->MARI 4pt. (1+3)

Tot. 26

mercoledì 21 settembre 2011

Sfida della Francofonia 2012

 
sito ospite: aNobii

REGOLAMENTO

Questa è una sfida dedicata agli autori francofoni

1) La sfida dura da 15 luglio 2011 fino a 14 luglio 2012.

2) Le iscrizioni rimangono aperte.

3) La vince chi legge il maggior numero dei libri scritti di autori francesi o autori francofoni (belgi, canadesi di Quebeq, paesi francofoni dell’Africa, etc).

A questa pagina si trova la definizione della letteratura francofona

LIBRI LETTI
1. L'ultimo nemico - Christian Jacq (Francia)
2. Il conte di Montecristo - Alexandre Dumas (Francia)
3. Una sposa conveniente - Elsa Chabrol (Francia)
4. La meccanica del cuore - Mathias Malzieu (Francia)

Sfida Incrociata

 
 sito ospite: aNobii

REGOLAMENTO
Questa sfida è la più ingarbugliata a cui abbia mai partecipato!
Partiamo dalle basi: si tratta di leggere 12 libri in 12 mesi, ma non per forza uno al mese, chi volesse/riuscisse potrebbe leggerli anche tutti nel primo mese di gioco.

La difficoltà sta nel fatto, però, che questi 12 libri devono soddisfare una serie di parametri, tutto sta a farli incrociare! ☺

1) Minimo 10/massimo 11 autori devono essere diversi tra loro (questo significa che almeno due libri dei 12 devono essere dello stesso autore);
2) Minimo 10/massimo 11 nazionalità degli autori devono essere diverse tra loro (corrisponde alla richiesta n. 1;
3) Le nazionalità degli autori devono toccare almeno 3 diversi continenti;
4) I libri devono essere editi da almeno 5 case editrici diverse tra loro;
5) Tra i 12 libri almeno 2 devono essere inferiori alle 200 pagine e almeno 1 sopra le 500;
6) Tra i generi dei 12 libri almeno 8 devono essere diversi tra loro e almeno 1 deve essere non-fiction (saggio, giornalistico, biografia etc…) e uno appartenente ad una saga (si intende qui per saga una serie di almeno 3 libri dello stesso autore con alcuni protagonisti fissi);
7) Tra gli autori dei 12 libri ci deve essere almeno 1 premio Nobel per la letteratura;
8) Le date di pubblicazione dei 12 libri devono toccare almeno 3 secoli diversi.

Si può fare una lista di partenza sommaria, modificabile nel corso dei 12 mesi, l’importante è mantenere rispettati i parametri richiesti.
Valgono eventuali riletture e incroci con altre sfide.

LA LISTA
1) "Volo" di Angie Sage - Inghilterra (Europa), Piemme, 512p., Fantasy, saga, 2006
2) "Il mio nome è Rosso" di Orahn Pamuk - Turchia (Asia), Einaudi, Thriller/Storico, Nobel, 1998
3) "Il castello dei Pirenei" di Jostein Gaarder - Norvegia (Europa), Longanesi, genere (?)
4) "Antigone" di Sofocle - Grecia (Europa), Rizzoli, 100p. circa, Tragedia (Non-fiction), 400 a.C.
5) "The Secret Life of Bees" di Sue Monk Kidd - Usa (Americhe), Penguin, Romanzo di formazione
6) "Il Palazzo della Mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafon - Spagna (Europa), Mondolibri, Romanzo per ragazzi
7) "The House at Riverton" di Kate Morton - Australia (Oceania), Pan, Saga familiare
8) "Il Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas - Francia (Europa), Bur, Romanzo d'appendice, 1844
9) "Alkymia" di Angie Sage - Inghilterra (Europa), Piemme, Fantasy
10) "Il drago come realtà" di Silvana de Mari - Italia (Europa), 148 pag, Salani, Saggio
11) "Anna Karénina" di Lev Tolstoj - Russia (Europa), Mondadori, Sentimentale
12) "I Buddenbrook" di Thomas Mann - Germania (Europa), Einaudi, Saga familiare

Resoconto regole:
AUTORI: Sage (x2), Pamuk, Gaarder, Sofocle, Monk Kidd, Ruiz Zafon, Morton, Dumas, de Mari, Glukhovsky - tot. 10 (diversi) + 1 (doppio) + 1
NAZIONALITA': Inghilterra (x2), Turchia, Norvegia, Grecia, Usa, Spagna, Australia, Francia, Italia, Russia - tot. 10 (diversi) + 1 (doppio) + 1
CONTINENTI: Europa, Asia, Americhe, Oceania - min. 3 diversi, tot. 4
CASE EDITRICI: Piemme, Einaudi, Longanesi, Rizzoli, Penguin, Mondolibri, Pan, Bur, Salani, Multiplayer - min. 5 diverse, tot. 10
PAGINE: "Antigone" + "Il drago come realtà" < 200 - "Volo" > 500
GENERI: Fantasy, Thriller/Storico, Tragedia teatrale, Romanzo di formazione, Saga familiare, Romanzo per ragazzi, Romanzo d'appendice, Saggio, Distopico - min. 8 diversi, tot. 9; "Volo" -> saga, "Antigone" -> non-fiction
NOBEL: Orahn Pamuk
DATE DI PUBBLICAZIONE: 2006, 1998, 400a.C., 1844

Sfida a Tema - 4 edizione

 
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REGOLAMENTO
1) La sfida consiste nella lettura di un libro al mese che faccia riferimento a una parola precisa che verrà data ad inizio di ogni mese.
In base alla parola gli sfidanti potranno leggere:
a - Un libro che contenga tale parola nel titolo e il cui contenuto sia relazionato ad essa;
b - Un libro che pur non contenendo tale parola nel titolo, abbia un contenuto vicino ad essa.

Esempio: con la parola GUERRA sono ammessi "Guerra e
pace" o "Il partigiano Johnny" ma non "La guerra dei mondi" (che invece sarà
valido con parole come invasione o alieni).

2) La decisione dei titoli sarà a discrezione del moderatore del mese (v. VINCITORE del mese), ovvero colui/colei che ha scelto la parola-tema del mese e che quindi è chiamato ad esaminare ogni titolo e a considerarlo "a tema" o "fuori tema".

3) Scelto il libro si ha tempo un mese per leggerlo tutto.

4) Sono ammessi anche libri validi per altre sfide, se queste si incrociano.

5) Niente riletture

6) Alla fine del mese chi non è riuscito a finire il libro è costretto a ritirarsi dalla gara.

7) Il primo ad aver terminato la lettura del libro risulterà il VINCITORE di quel mese e il suo premio sarà decidere la parola per il mese successivo. (v. MODERATORE del mese)

8) Il periodo complessivo della sfida è di 9 mesi, dal 1 Ottobre 2011 al 30 Giugno 2012. Alla fine di questo periodo ognuno di noi stilerà la sua classifica sui libri letti durante la sfida.

RESOCONTO LETTURE
Ottobre - CIBO - "Chocolat" di Joanne Harris
Novembre - FRATELLI - "Il Palazzo della Mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafòn
Dicembre - MUSICA CLASSICA - "La sorella di Mozart" di Rita Charbonnier *NON TERMINATO IN TEMPO*

martedì 20 settembre 2011

The Enchanted Wood (The Faraway Tree, #1)

sfide: serial readers, torniamo ragazzi, letture in lingua, fantasyosa

Titolo italiano: -
Autore: Enid Blyton
Anno di pubblicazione: 1990
Editore: Dean
Pagine: 185

Iniziato il: 18 settembre 2011
Terminato il: 20 settembre 2011
Valutazione: ★★★★★
There were once three children, called Jo, Bessie and Fanny. All their lives they had lived in a town, but now their father had a job in the country, so they were all to move as soon as ever they could.
(incipit)
The Enchanted Wood è il primo di una serie di tre racconti della scrittrice inglese Enid Blyton, della quale, purtroppo, non avevo mai sentito parlare prima d'oggi. Gli altri due si intitolano The Magic Faraway Tree e The Folk of the Faraway Tree (ovviamente farò in modo di procurarmeli il più velocemente possibile). Il racconto narra le avventure di tre fratellini (Jo, il maggiore, Bessie, quella di mezzo e Fanny, la più piccola), che, trasferitisi con i genitori dalla città alla campagna, scoprono che la loro casetta sorge proprio accanto ad un bosco incantato popolato da magiche creature e animali parlanti, nel quale gli alberi sussurrano segreti. Al centro del bosco si erge the Faraway Tree, un albero altissimo e anche molto pericoloso: dalla cima, infatti, si accede ogni volta ad una terra diversa. E' sempre rischioso avventurarsi nelle magiche terre in cima all'albero, perchè non si sa quando queste perderanno il loro contatto con i rami del Faraway Tree, intrappolando così chiunque non si sia affrettato a scendere. L'albero, inoltre, è popolato da una serie di personaggi molto particolari: the Angry Pixie, che getta acqua o zuppe in faccia a chiunque sbirci attraverso le finestrelle della sua casa nel tronco, Mr Whatzisname, che passa le sue giornate a russare e scaraventa nella terra in cima all'albero chiunque osi disturbarlo, Silky, la fatina dai capelli di seta, Dame Washalot, che lava costantemente i panni per poi gettare l'acqua sporca lungo il tronco, inzuappando chi non si sposta abbastanza in fretta, e Moon Face, l'omino con la faccia di luna. Insieme ai loro nuovi amici, i tre bambini vivranno mille avventure nei magici e bizzarri paesi in cima all'albero e faranno la conoscenza di alcuni personaggi davvero particolari.

Le terre esplorate da Jo, Bessie e Fanny sono tutte una più speciale dell'altra, ma la mia preferita è senza dubbio the Land of Birthdays, alla quale si può accedere solo se invitati da una persona che compie gli anni nel momento in cui arriva sul Faraway Tree. In questo luogo meraviglioso si materializza tutto il necessario per una festa coi fiocchi, inclusa una fantastica wishing-cake (la torta dei desideri) che realizza un desiderio per persona al primo morso. In questo momento io credo che avrei desiderato... no, non lo dico, chissà mai che mi capiti davvero di mangiare una wishing-cake, non voglio certo bruciarmi il desiderio!!

Il racconto di Enid Blyton mi ha fatto immediatamente pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie perchè in entrambi vi sono terre curiose da esplorare, personaggi bizzarri i cui nomi riflettono le loro caratteristiche, giochi di parole, poesie e canzoncine senza senso. Lo stile dell'autrice aiuta a rafforzare l'atmosfera magica che già pervade le pagine del libro perchè è estremamente coinvolgente. L'inglese utilizzato è semplice, ma non troppo: è decisamente studiato per essere compreso dai bambini, ma nello stesso tempo non è piatto e banale, come a volte capita nei moderni romanzi per ragazzi, bensì ricco di espressioni anche abbastanza articolate. Inoltre l'inglese è per me la lingua perfetta per le fiabe e i romanzi fantastici, perchè ha dei termini e delle sonorità che descrivono le atmosfere magiche più efficacemente di altre lingue.

Infine, approfitto per segnalare un bellissimo sito sull'autrice (http://www.enidblytonsociety.co.uk/) che, oltre a contenere tutte le opere di Enid Blyton con le relative recensioni, offre anche la raccolta delle illustrazioni prese dalle edizioni più belle dei libri: è una festa per gli occhi!
«The Faraway Tree!» said Bessie, in wonder, «What a queer name! Why do you call it that?»
«It's a very strange tree,» said another brownie. «Its top reaches the far-away places in a way we don't understand. Sometimes its top branches may be in Witchland, sometimes in lovely countries, sometimes in peculiar places that no one has ever heard of. We never climb it because we never know what might be at the top!»

lunedì 19 settembre 2011

Magya (Saga di Septimus Heap #1)

sfide: serial readers, fantasyosa, mattonazzi, torniamo ragazzi

Titolo originale: Magyk
Autore: Angie Sage
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Salani
Pagine: 549

Iniziato il: 12 settembre 2011
Terminato il: 18 settembre 2011
Valutazione: ★★★★★

Silas Heap si strinse nel mantello per proteggersi dalla neve. La camminata attraverso la Foresta era stata lunga e si sentiva gelato fino al midollo. Ma in tasca aveva le erbe che Galen, la Donna Medycina, gli aveva dato per il suo ultimo figlio, Septimus, che era nato solo poche ore prima quello stesso giorno.
(incipit)
Finalmente, dopo due anni dalla pubblicazione in lingua originale, è uscito il nuovo volume della Saga di Septimus Heap, Rycerca. In onore del mio immediato acquisto, e per riuscire a godermelo al 100%, ho deciso di rileggere da capo tutti i tre volumi precedenti (dato dopo tutto questo tempo non me li ricordo più molto bene): l'impresa non è per niente ardua dato che, essendo libri intesi per i ragazzi, il carattere è grande e lo stile fluido e scorrevole. Oltretutto la storia è talmente bella e orginale che sono davvero felice di riunirmi alla famiglia Heap!

Inziamo dalla trama. Si dice che il settimo figlio di un settimo figlio abbia poteri magici fuori dal comune. Silas Heap è il settimo dei suoi fratelli e in una fredda e nevosa notte invernale, sua moglie Sarah dà alla luce il loro settimo figlio, Septimus. Mentre a casa Sarah strige tra le braccia il suo piccino appena nato, Silas sta tornando al Castello per riunirsi alla sua famiglia quando, al limitare del bosco, un vagito attira la sua attenzione: dietro a un cespuglio una bellissima neonata dagli occhi viola è avvolta in una coperta e inizia a sentire molto freddo. Intenerito, Silas la raccoglie e la porta con se a casa ma appena giunto sulla soglia, viene travolto dalla Levatrice Anziana che corre stringendo un fagotto tra le braccia: Septimus non è sopravvissuto. Passano gli anni e la piccola Jenna è ormai parte della famiglia Heap, anche se è molto diversa dai suoi fratelli: i suoi capelli non sono biondi e ricciuti e i suoi occhi, invece di diventare verdi come quelli di tutti i Maghi, sono rimasti di un profondo color viola. La sera del suo decimo compleanno, però, il Mago StraOrdinario Marcia Overstrand piomba con le sue scarpe di pitone viola nella vita di Jenna, sconvolgendo il destino di tutta la famiglia.

Dalla prima volta che ho letto i libri di Septimus Heap li ho amati pazzamente: la premessa che devo necessariamente fare è che non è Harry Potter, nel senso che è effettivamente una saga più semplice, soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione psicologica dei personaggi. Tolto questo possibile fraintendimento è possibile godersi in pieno un'avventura divertente, entusiasmante e soprattutto Magyca in compagnia di indimenticabili personaggi. I veri protagonisti di questo primo episodio sono Jenna, Nicko e Ragazzo 412 (insieme al cane Maxie, ovviamente) che aiutati da Marcia affronteranno mille avventure: fuggiranno dallo scivolo dei rifiuti della Torre dei Maghi, verranno inseguiti da pericolosi Cacciatori, incontreranno Ratti Messaggeri e Mostri delle Paludi e saranno ospiti della più simpatica e stramba Strega Bianca esistente, zia Zelda.

Lo stile di Angie Sage è quello che io amo particolarmente nei romanzi cosiddetti "per ragazzi" (dato che li leggo anch'io che ormai ho superato l'età consigliata, direi che è un'etichetta molto relativa): allegro, molto dinamico e scorrevole, e soprattutto molto "visivo". In questo aiutano anche i disegni di inizio capitolo che rappresentano alcuni personaggi o situazioni. Nel complesso l'aspetto estetico è estremamente curato: la copertina è indubbiamente ciò che cattura l'attenzione (e infatti questo libro mi è stato regalato da una persona che mi conosce molto bene e che sapeva perfettamente l'effetto che la copertina avrebbe avuto su di me), ma anche la mappa che si trova nelle prime pagine è chiarissima e ben disegnata.

Fosse per me, farei un post lunghissimo raccontando per filo e per segno tutto quello che accade e descrivendo nei minimi dettagli i miei personaggi preferiti (praticamente tutti ma in realtà alcuni li amo in modo particolare, come Marcia e zia Zelda), ma credo che la cosa migliore sia prendere in mano il libro (adesso ne è uscita anche l'edizione paperback, ma quella rigida è talmente bella che vale davvero la pena spenderci qualche euro in più) e divorarlo come ho fatto io.

Piccola nota finale: la versione originale dei libri è pubblicata dalla casa editrice Bloomsbury, la stessa che accettò i manoscritti di una sconosciuta J.K. Rowling... direi che questa è già una mezza garanzia!
Maxie si raddrizzò nella canoa dietro Marcia e alitò eccitato sul collo del Mago StraOrdinario. Odorò i nuovi e invitanti odori della palude e ascoltò i suoni degli animali che fuggivano al passare delle canoe. Di tanto in tanto l'entusiasmo prendeva il sopravvento e sbavava felice tra i capelli di Marcia
Dom Daniel era stato un Mago StraOrdario estremamente arrogante e sgradevole e del tutto disinteressato al Castello e alla gente che aveva bisogno del suo aiuto: l'unica cosa che voleva era il potere supremo e l'eterna giovinezza. O meglio, dal momento che aveva impiegato parecchio tempo a capire come ottenerla, l'eterna mezza età.

mercoledì 14 settembre 2011

The Notebook

sfide: letture in lingua, salva-comodino

Titolo italiano: Le pagine della nostra vita
Autore: Nicholas Sparks
Anno di pubblicazione: 2006
Editore: New Ed
Pagine: 272

Iniziato il: 8 settembre 2011
Terminato il: 12 settembre 2011
Valutazione: ★★★
Who am I? And how, I wonder, will this story end?
The sun has come up and I am sitting by a window that is foggy with the breath of a life gone by. I'm a sight this morning: two shirts, heavy pants, a scarf wrapped twice around my neck and tucked into a thick sweater knitted by my daughter thirty birthdays ago. The thermostat in my room is set as high as it will go, and a smaller space heater sits directly behind me. It clicks and groans and spews like a fairy-tale dragon, and still my body shivers with a cold that will never go away, a cold that has been eighty years in the making.
(incipit)
Ho scoperto la storia di Noah e Allie grazie alla trasposizione cinematografica del libro fatta alcuni anni fa che mi ha commossa talmente tanto da farmi acquistare tempo dopo anche la versione cartacea. Nonostante io sappia che generalmente il film è meno bello del romanzo, un certo sesto senso mi aveva avvertito fin da subito che forse questa volta non sarebbe andata proprio così: infatti, forse perchè conoscere già la trama non mi ha permesso di scoprirla passo dopo passo, forse perchè lo stile di Nicholas Sparks assomiglia più a quello di uno sceneggiatore che non a quello di un romanziere, leggendo non ho provato le stesse emozioni che mi hanno invece assalito durante la visione del film (addirittura mi ricordo di aver visto molte scene con un velo tremolante di lacrime davanti agli occhi che proprio non voleva saperne di andare via). La questione dello stile è stata secondo me fondamentale: ho trovato la scrittura di Sparks un po' troppo semplice, forse anche un po' banale e non mi ha aiutata ad immedesimarmi nei personaggi tenendomi sempre un po' distaccata, un po' al di fuori di quello che stava accadendo. La sensazione che ho avuto è stata proprio quella di leggere la sceneggiatura del film, non un romanzo vero e proprio. A sua discolpa devo ammettere che il fatto di conoscere la trama ha fatto si che io procedessi molto spedita nella lettura e che non fossi molto concentrata, ma d'altro canto se la scrittura fosse stata magnetica, mi avrebbe di sicuro attratta anche contro la mia volontà.

The Notebook racconta la storia d'amore di Noah e Allie, un amore che è più forte del tempo, della distanza e della malattia; a quest'ultima, poi, è legata la parte più commovente e dolce del romanzo che vede Allie anziana e affetta da Alzheimer ad uno stadio così avanzato da non permetterle più di riconoscere Noah. Il finale mi ha lasciata perplessa perchè mi aspettavo che anche questo corrispondesse al film e invece sono rimasta delusa: quello cinematografico è invece decisamente migliore.

A couple of pages fall to the floor, and I bend over to pick them up. I am tired now, so I sit, alone and apart from my wife. And when the nurses come in they see two people they must comfort. A woman shaking in fear from demons in her mind, and the old man who loves her more deeply then life itself, crying softly in the corner, his face in his hands.
You are my best friend as well as my lover, and I do not know which side of you I enjoy the most.

L'ultimo nemico (Il Romanzo di Ramses #5)

sfide: serial readers, francofonia
Titolo originale: Sous l'acacia d'Occident
Autore: Christian Jacq
Anno di pubblicazione: 1998
Editore: Mondadori
Pagine: 379

Iniziato il: 5 settembre 2011
Terminato il: 8 settembre 2011
Valutazione: ★★★★
I raggi del sole al tramonto rivestivano d'oro celestiale le facciate dei templi di Pi-Ramses, la capitale che Ramses il grande aveva fatto costruire nel Delta. La città di turchese, così chiamata a causa del colore delle piastrelle verniciate che ornavano la facciata delle dimore, era l'incarnazione della ricchezza, della potenza e della bellezza.
(incipit)
Con un certo ritardo rispetto alla fine della lettura e con una buona dose di tristezza come mi capita ogni volta che termino una saga, eccomi a commentare l'ultimo episodio della pentalogia di Ramses. Ora che sono giunta alla conclusione posso affermare con certezza di essermi innamorata perdutamente delle atmosfere evocate da Christian Jacq e degli indimenticabili personaggi con i quali ha popolato il suo Antico Egitto: ogni pagina mi ha spinto sempre di più nelle profondità di una cultura affascinante che è stata secondo me perfettamente mescolata con la parte inventata dall'autore.

Il romanzo ha inizio nel trentatreesimo anno di regno del faraone, che ne ha ormai cinquantacinque di età, e ad alcuni anni di distanza dalla scomparsa di Nefertari e di Tuya. Fin da subito veniamo a sapere che questi non sono stati gli unici lutti che hanno colpito l'animo di Ramses (e il mio dopo averne letto): anche il fedele cane Guardiano e il coraggioso leone Massacratore non ci sono più e le prime pagine trasudano dunque della malinconia terribile di un uomo che pur avendo perso i suoi più grandi affetti è costretto dalla sua posizione a resistere al dolore e a continuare a condurre il suo regno. Purtroppo, per tutto il corso della narrazione il mio delicato cuoricino è stato messo a dura prova, sie perchè Jacq approfitta di quest'ultima occasione per far morire altri personaggi ai quali mi ero affezionata moltissimo (Iset, Asha, Serramanna, Kha), sia perchè sullo sfondo è sempre presente il dolcissimo ricordo di Nefertari, che viene richiamato con affetto e nostalgia non solo dal faraone, ma anche da tutti gli altri personaggi che l'hanno amata come regina d'egitto. Le quasi 400 pagine di cui è composto il romanzo non sono comunque tutte dominate dalla tristezza, ma come sempre Jacq lascia ampio spazio ai problemi quotidiani del faraone, agli intrighi intessuti alle sue spalle (e alle seguenti indagini del mio amato Serramanna), alle scene di vita quotidiana e alle simpatiche discussioni tra il faraone e i suoi amici, oltre che alle cerimonie e ai riti caratteristici della cultura egizia, che sono sempre descritti in modo approfondito ma soprattutto semplice da immaginare: insomma, in modo estremamente efficace.

Il finale, solitamente un punto critico per ogni romanzo e ancora di più per un'intera saga, è davvero perfetto e chiude il racconto in modo intenso e commuovente, ma trasmettendo quel senso di serenità di fronte alla morte caratteristico della cultura egizia, per la quale la morte faceva davvero parte della quotidianità.
I Faroni avrebbero senza dubbio continuato sempre a lottare perchè regnasse la dea Maat, incarnazione della Regola universale, della giustizia, dell'amore che legava tra loro gli elementi e le componenti della vita. E questo perchè sapevano che, senza Maat, il mondo terreno si sarebbe trasformato in un campo di battaglia, dove i barbari avrebbero combattuto con armi sempre più letali per accrescere i propri privilegi e distruggere ogni legame con gli dei.
Reggeva il timone con destrezza senza pari, poichè era lui stesso insieme la nave dello stato e il suo nocchiero. Gli dei che l'avevano prescelto non si erano sbagliati, e gli uomini avevano avuto perfettamente ragione a obbedire loro.

martedì 13 settembre 2011

Super 8

Titolo originale: Super 8
Regista: J.J. Abrams
Anno: 2011
Genere: Fantascienza
Cast: Joel Courtney (Joe Lamb), Elle Fanning (Alice Dainard), Kyle Chandler (Jackson Lamb), Riley Griffiths (Charles), Gabriel Basso (Martin), Ryan Lee (Cary), Zach Mills (Preston)

Visto il: 10 settembre 2011
Valutazione: ★★★★★
Trama: Nell'estate del 1979, un gruppi di amici in una piccola cittadina dell'Ohio è testimone di un incidente ferroviario mentre sta girando un film in super 8 nei pressi del luogo del disastro. Subito i ragazzi sospettano che l'incidente non sia stato tale e, subito dopo, strane sparizioni e misteriosi eventi iniziano ad avere luogo nella loro città. Lo sceriffo locale cercherà di vederci chiaro, scoprendo qualcosa di molto più spaventoso di quanto avessero osato immaginare.
Io non mi intendo di cinema: non sono in grado di scrivere una recensione parlando delle tecniche utilizzate, delle inquadrature, e della storia cinematografica; ci sono tante persone che lo sanno fare molto meglio di me (qui e qui solo due esempi) e lascio a loro la parola. Io sono una semplice spettatrice e l'unica cosa che sono in grado di fare è riportare le mie emozioni: e Super 8 mi ha emozionata in modo tanto potente da lasciarmi senza parole al termine della proiezione a fissare lo schermo, sperando che si riaccendesse e mi facesse rivedere, uno dietro l'altro, tutti i meravigliosi film che hanno riempito la mia infanzia di avventure incredibili. Perchè questo film è un inno al cinema "per famiglie" degli anni '80, a quei film che poi per anni hanno passato in televisione facendoci compagnia ogni Natale o al sabato sera, quando la prima serata era davvero tale, e per noi bambini era una festa rimanere alzati per vedere la fine, tanto il giorno dopo non c'era scuola.

Durante la proiezione ogni tanto saltavo su, perchè venivo colpita da una scena che immediatamente mi riportava a qualche altro film, come ET, I Goonies o La Storia Infinita, ma anche a qualcosa di più recente, come la presenza del numero 47, ovvio riferimento al telefilm Alias (oltretutto dopo il film siamo andati a mangiarci un panino e indovinate il numero del nostro tavolo? 47!!) e mi sono goduta in pieno ogni momento, ogni personaggio (Joe, il protagonista, mi ricordava tantissimo Elliot di ET, Cary, il biondino piromane, è forse il più simpatico e Allie, interpretata da Elle Fanning che è davvero di una bravura impressionante) e ogni citazione. E' stata proprio una bellissima sopresa, perchè non immaginavo minimamente che avrebbe avuto un impatto così forte su di me; sicuramente appena uscirà il dvd (o meglio ancora in blue ray) sarò lì ad attenderlo per unirlo alla mia collezione (che diventa sempre più folta) di film anni '80.

martedì 6 settembre 2011

Il fiore degli abissi

Autore: Leonilde Bartarelli
Anno di pubblicazione: 2009
Editore: Montag
Pagine: 204

Iniziato il: 1 settembre 2011
Terminato il: 4 settembre 2011
Valutazione: ★★★★
Il maestrale gonfiava la vela nera spingendo la feluca al gran lasco, in una corsa sfrenata nel buio della notte. Le luci sfuocate della costa tremolavano incerte, sparse nella massa scura che si allontanava sempre più, finchè sparirono quando doppiammo il promontorio.
(incipit)

Gran bel romanzo d'avventura che mi ha tenuta incollata dalla prima all'ultima pagina: si, perchè fin dalle righe iniziali la storia mi ha catturata e assorbita completamente grazie all'abilità dell'autrice di tenere il lettore sulle spine e alla mia sconfinata passione per le storie piratesche e le avventure di mare.

Il protagonista, Andrea Raggio detto Rosso per via della sua chioma color del corallo, è un ex schiavo delle galee barbaresche e mi è stato immediatamente simpatico per il suo carattere finto-spavaldo e ho seguito con grande curiosità le sue avventure al confine tra il mondo cristiano e quello arabo. I suoi compagni di viaggio sono un altro punto forte della storia, soprattutto il Grifo, suo ex aguzzino sulle galee, e Valanga, pescatore e "collega" del Rosso nei suoi traffici non proprio leciti. Inoltre, il romanzo non è solo avventuroso, ma a tratti ironico e divertente, il che contribuisce ancora di più a far affezionare il lettore ai personaggi.

Infine, due piccole note: mi è piaciuta molto la scelta del titolo, che riprende il poetico nome del corallo, rarità per colpa della quale ha inizio l'avventura, nonché nome della feluca del Rosso, e ho trovato molto simpatici i ringraziamenti iniziali in stile "marinaro".

lunedì 5 settembre 2011

Un mese in un post - Agosto 2011


Ah, agosto, finalmente le tanto agognate vacanze sono arrivate (e ora che scrivo, purtroppo già finite) e con loro anche il tempo per rilassarmi davvero! Questo mese non ho letto molto più del solito perchè ho sfruttato le vacanze per guardarmi un po' di serie tv che avevo lasciato indietro in passato; ho terminato 5 libri per un totale di 1174 pagine. Il mese scorso mi ero dimenticata di segnalare la conclusione della sfida sono così, che se non avessi deciso di mollare in anticipo avrei comunque perso rispondendo solo al 50% delle domande. Questo mese invece ho progredito nella sfida dei serial readers, alfabeto, letture in lingua, fantasyosa, salva-comodino e torniamo ragazzi. Queste forse ho qualche speranza di finirle ma è meglio non cantare vittoria troppo presto. Inoltre ho anche aggiunto due libri alla sfida dei compratori compulsivi: con uno ho ampliato ancora la mia collezione di Battello a Vapore.
Per quanto riguarda il progetto Reading History, questo mese sono stata brava e ho trovato la mia lettura di approfondimento (molto interessante oltretutto).


Libri letti:

Sei Lezioni sulla Storia di Edward H. Carr, Ed. Einaudi, 174 p.
Sotto la Croce (La Luce, il Buio e i Segreti di Andàra #1) di Davide Sassoli, Ed. La Penna Blu, 320 p.
Il Destino del Bosco d'Argento di Richard Ford, Ed. Nord, 287 p.
La Rosa di San Giorgio di Joles Sennel, Ed. Piemme, 68 p.
La Luce dell'Acqua di Chiara De Giorgi, Ed. Kaba, 69 p.
Blue Shoes and Happiness di Alexander McCall Smith, Ed. Abacus, 256 p.

Cover Originali
 
Libri ricevuti, acquistati, scambiati:
La Luce dell'Acqua, di Chiara De Giorgi, Ed. Kaba, 69 p. (catena di lettura)
Il Fiore degli Abissi, di Leonilde Bartarelli, Ed. Montag, 201 p. (catena di lettura)
The Enchanted Wood, di Enid Blyton, Ed. Dean&Son, 416 p. (bookmooch)
Una Sposa Conveniente, di Elsa Chabrol, Ed. Sperling & Kupfer, 301 p. (acquistato)
La Rosa di San Giorgio, di Joles Sennel, Ed. Piemme, 68 p. (acquistato)
Il fantasma di Canterville, di Oscar Wilde (acquistato)

Aggiunte in Wishlist:
L'amante della tigre, di Téa Obreht, Ed. Rizzoli
Il cavaliere del Giglio, di Carla Maria Russo, Ed. Piemme
Dieci donne, di Marcela Serrano, Ed. Feltrinelli
Il profumo del pane alla lavanda, di Sarah Addison Allen, Ed. Sonzogno
Il bizzarro museo degli orrori, di Dan Rhodes, Ed. Newton Compton

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Serie TV:
Scrubs, st.05, da metà serie in poi
Scrubs, st.06, completa
Scrubs, st.07, completa
Scrubs, st.08, completa
Alias, st.04, da metà serie in poi
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venerdì 2 settembre 2011

Blue shoes and happiness (The No.1 Ladies Detective Agency Serie #7)

sfide: serial readers, letture in lingua, salva-comodino
Autore: Alexander McCall Smith
Anno di pubblicazione: 2007
Editore: Abacus
Pagine: 256

Iniziato il: 25 agosto 2011
Terminato il: 31 agosto 2011
Valutazione: ★★★★
When you are just the right age, as Mma Ramotswe was, and when you have seen a bit of life, as Mma Ramotswe certainly had, then there are some things that you just know.

Dopo parecchi mesi di assenza sono tornata in Botswana dalla mia detective preferita: Mma Ramotswe.
Le sue avventure sono come una buona tazza di tè fumante: ristoratrici, dissentanti e avvolgenti. Tornare nel suo ufficio accanto al Tlokweng Road Speedy Motors e ritrovare i deliziosi personaggi che abitano il suo mondo è come tornare in famiglia dopo un viaggio faticoso ed essere accolti a braccia aperte.

Lo stile di Alexander McCall Smith è incredibile, perchè è caratterizzato da una delicatezza unica. I suoi protagonisti sono persone per bene, pure, come ormai forse davvero possiamo trovarne solo in Botswana: ispirano una grande tenerezza e contemporaneamente un grande rispetto, proprio perchè sono semplici, si accontentano di poco e di quel poco gioiscono. In alcune abitudini o modi di fare mi fanno davvero sorridere, per esempio quando si chiamano, anche tra marito e moglie, con il cognome preceduto dal prefisso Mma o Rra (ovvero Signora e Signore). Questo episodio, poi, è particolarmente simpatico perchè Mma Ramotswe inizia a mettere in discussione i pregi dell'essere "traditionally built" già questo "traditionally" mi fa ridere, perchè non è "costituzione robusta" ma "tradizionale", come se fosse - e in realtà è - quella la forma corretta del corpo) e improvvisamente inizia a notare tutti gli accenni, più o meno diretti, che gli altri fanno al suo peso e alla sua stazza e ai quali prima non faceva caso: si creano così un sacco di situazioni di imbarazzo e disagio davvero simpatiche.

Un'annotazione devo anche farla per quanto riguarda il linguaggio con cui è scritto il romanzo, un inglese che suona così bene, così limpido che fa si che io mi ritrovi a volte a rileggere due o tre volte la stessa frase, solo per ascoltarla con la mente. Tutto ciò è infine incorniciato dalle bellissime descrizioni dei paesaggi e delle atmosfere del Botswana, dalle belle immagini della "old Botswana morality" e dalle tenerissime e immensamente dolci parole che Mma Ramotswe rivolge ogni tanto nei suoi pensieri ai ricordi del suo passato, di suo padre e di quel bambino che avrebbe potuto avere.

Most problems could be diminished by the drinking of tea and the thinking through of things that could be done while tea was being drunk. And even if that did not solve problems, at least it could put them off for a little while, which we sometimes need to do, we really did.
Mr J.L.B. Matekoni regarded cars and their owners as intercheangeable, or as being virtually one and the same, whith the result that he would talk of people who were losing oil or who were needed of bodywork.
So it was in Botswana, almost everywhere; ties of kinship, no matter how attenuated by distance or time, linked one person to another, weaving across the country a human blanket of love and community. And in the fibres of that blanket there were threads of obligation that meant that one could not ignore the claims of others. Nobody should starve; nobody should feel that they were outsiders; nobody should be alone in their sadness.